Ho fiducia nelle nuove generazioni, sapranno esprimere sensibilità e capacità nell’affrontare le tremende sfide odierne. Mi auguro che la politica sia vissuta non solo come confronto, ma anche come collaborazione poiché mai come ora abbiamo bisogno di visioni condivise e di alleanze per realizzarle. Spero che le scelte di chi governa siano fatte sulla base della competenza e di criteri etici. Questo presuppone che le campagne elettorali non si fondino sul denaro e la manipolazione dei social e che non assumano le sembianze di un gran premio del miglior venditore d’auto d’occasione. La democrazia è come una piantina delicata, ha bisogno di cure attente e continue. E perché no? anche di amore
Dick Marty, Non esiste democrazia senza giustizia, Lib-, 20.01.2023
#peleilviaggiocontinua
Nelle scienze umane e sociali l’identità è definita come l’insieme di tutti gli elementi che costituiscono un individuo o caratterizzano una collettività. Parlare di identità significa parlare di appartenenza, di radici, ma significa anche parlare di specificità, contrapposizione e conflitti.
La Bellinzona di domani dovrà cogliere, in maniera ancora più importante, le esigenze dei quartieri, rafforzarne le identità attraverso la valorizzazione di quanto già presente e la realizzazione di nuovi progetti puntuali (aree di svago, centri di aggregazione, servizi di prossimità funzionali alle esigenze di ogni singolo quartiere). Questo connubio tra le parti e questa complementarietà tra quartieri sono necessari per dare dinamismo e per rafforzare la coesione all’interno dell’intero progetto urbano.
Equilibrio è il termine che definisce la capacità di mantenere o recuperare una situazione stabile quando determinate forze esterne concorrono per modificarla. In politica e in economia il termine equilibrio si eleva a metodo e in questo senso possono essere intese le pratiche per equilibrare o riequilibrare le forze tra parti diverse, per esempio tra stati o, nel mercato, tra domanda e offerta.
La Bellinzona di domani dovrà garantire un equilibrio tra le sue diverse componenti grazie allo sviluppo di reti materiali e immateriali. Quartieri periferici e zone centrali dovranno dialogare in maniera ancora più virtuosa per evitare una polarizzazione eccessiva nella quale le aree dormitorio vengano private dei necessari investimenti e vuotate di significato. In questo ambito, gli sportelli multifunzionali di quartiere dovranno assumere un ruolo pro-attivo.
Il termine sviluppo, nella sua accezione più semplicistica, rappresenta un accrescimento progressivo e, nella maggiorparte dei casi, assume valenza quantitativa; per questa ragione, spesso erroneamente, viene utilizzato come sinonimo di progresso, di crescita, ecc… ponendo in secondo piano la dimensione qualitativa per la quale, ai nostri giorni, è decisamente più appropriato.
La Bellinzona di domani dovrà valorizzare, in maniera ancora più marcata, le specificità della nuova realtà urbana, aspirando a uno sviluppo territoriale coerente e sostenibile. L’eterogeneità dei singoli Piani regolatori e la storia di ogni quartiere dovranno rappresentare il fondamento su cui poggiare politiche sociali innovative ed efficaci. Governare in una prospettiva intergenerazionale sarà una delle maggiori sfide da affrontare.
Pagine
Social